E’ recentissima la vicenda di Sarah K., una ragazza musulmana di 15 anni a cui – per ben due volte – è stato vietato di entrare a scuola a causa della sua gonna, giudicata troppo lunga, quindi “simbolo di ostentazione religiosa”.
L’episodio è accaduto in Francia, a Charleville-Mézières, nelle Ardenne. L’insegnante e il preside della scuola hanno ritenuto la gonna lunga un segno di appartenenza alla religione musulmana, quindi da vietare.
Ricordiamo però che nessuna legge francese vieta di indossare gonne lunghe a scuola: i simboli religiosi vietati dalla legge francese del 2004 sono il velo che copre la testa, la kippa ebraica, il turbante dei sikh e le croci troppo evidenti. Non si è mai parlato di gonne.
Eppure sembra che la battaglia degli istituti scolastici francesi e belgi contro la gonna lunga delle donne musulmane si stia diffondendo sempre di più.
Già nel 2011 in Francia alcune liceali furono minacciate di espulsione a causa delle loro gonne.
A marzo 2012, in Val-d’Oise, una liceale entrando a scuola viene invitata a tornare a casa per cambiarsi e togliersi la gonna considerata troppo lunga.
Ad aprile 2013, Sirine, un’altra ragazza di 15 anni, viene espulsa da scuola belga per una gonna lunga e una fascia per capelli.
Agli inizi di aprile 2015 in una scuola media di Montpellier una ventina di ragazze si sono presentate a scuola in gonna lunga ed è stato loro vietato l’ingresso.
Le ragazze avevano indossato le gonne per solidarietà con due compagne che, qualche giorno prima, avevano provato ad andare a scuola vestite così, ma tutte sono state invitate a cambiarsi prima di entrare.
Dopo questo episodio, la scuola ha assicurato che le gonne lunghe NON sono vietate. E allora perchè impedire alle ragazze di indossarle?Quando il caso si è riproposto nelle Ardenne, però, si è levata forte e chiara l’indignazione dei francesi e non solo che, su twitter, hanno espresso il loro dissenso attraverso un hashtag che nei giorni scorsi hanno espresso solidarietà alla sorella Sarah attraverso l’hashtag #Jeportemajupecommejeveux.
E’ evidente come il cosiddetto laicismo in Francia stia diventando una gabbia, una trappola islamofoba che impedisce ai musulmani (e solo ai musulmani?) la pratica della propria religione.
Ma il laicismo non dovrebbe essere pluralista e rispettoso delle identità culturali e religiose di ognuno?
Oggi più che mai in Francia e in Belgio si continua ad attentare alla libertà personale giustificandosi dietro un ideale di laicismo talmente estremizzato da diventare dittatura.
Per i musulmani di Francia questa è davvero una grande prova.
Ci sono solo due alternative: trovare un modo per continuare a praticare la propria religione nonostante tutto, oppure… andarsene.