Come mai il 94% delle vittime del terrorismo è musulmano

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contro-terrorismoCharlie Hebdo, strage di Parigi, Bruxelles. Sono queste le situazioni che vengono in mente agli europei quando si pensa al terrorismo. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, la parte visibile (agli occidentali) che sono tenuti all’oscuro sulla cronaca araba e internazionale.

Tuttavia alcuni dati sono arrivati anche in Occidente. Amnesty Italia, durante la presentazione del rapporto relativo all’anno 2015 ci informa che il 94% delle vittime del terrorismo è musulmano. Gli arabi lo sanno, i servizi segreti lo sanno e lo sanno perfino alcuni giornalisti: nel mirino dei terroristi ci sono i musulmani, mica gli occidentali!

Che i musulmani siano le prime vittime del terrorismo di matrice islamica lo dimostrano ogni giorno le cronache. Basti pensare al Pakistan, allo Yemen, all’Arabia Saudita, dove quasi ogni venerdì vengono prese di mira le moscheee dove grandi sapienti sono stati brutalmente assassinati. Così come in Siria, dove l’uccisione tra i musulmani appartenenti ai vari gruppi è ormai all’ordine del giorno. Da quando è stato autoproclamato il sedicente Califfato, inoltre, non si contano quanti civili siano stati uccisi perché non in linea con le idee dei jihadisti. Addirittura città intere, compresi vecchi, donne e bambini.

Come abbiamo già raccontato questa gente in realtà sta puntando alla destabilizzazione dei paesi islamici. Infatti, se l’Iraq è stato destabilizzato attraverso un intervento occidentale, Tunisia, Egitto, Libia e Siria sono state invece tutte destabilizzate dall’interno. In questi posti il terrorismo è ormai diventato all’ordine del giorno e nessuno si scandalizza se la gente continua a morire. Anzi, agli occhi di molti occidentali e dei musulmani stessi, sembra quasi che si muoia per una “giusta causa”: per combattere un regime dittatoriale, per il benessere, per la pace, per… la democrazia e per… la libertà.

Certo! Libertà di morire per mano del proprio fratello. Libertà di fare in modo che un grandissimo peccato come l’uccisione diventi una cosa normale, addirittura “santa”. Libertà di allontanarsi da Allah, sostenendo di uccidere in Suo nome!!

E mentre la nostra gente continua a morire, ancora una volta, in Italia si interpellano le moschee, gli imem, le organizzazioni islamiche, le associazioni e gli individui singoli solo perché musulmani e ci viene chiesto, ancora una volta come ogni volta, di… dissociarci.

Ma noi lo facciamo ogni giorno, senza che nessuno ce lo chieda. E lo facciamo non per far piacere a qualche politico o a qualche giornalista televisivo, o per la paura di essere espulsi o messi in carcere, ma perché questo fa parte del nostro credo.

Chi segue queste idee segue un credo deviato e noi li combattiamo, la nostra religione li ha sempre combattuti da quando sono nati e non sono nati ieri, ma quando lo stesso profeta dell’islam che la pace e la benedizione di Allah siano su di lui era ancora in vita. Voi continuate pure a chiamarli terroristi, etremisti, assassini e criminali. Perché lo sono. Noi però li chiamiamo khawerij. E i khawerij sono i “cani dell’inferno”!

E il vostro odio non sarà mai forte tanto quanto il nostro, perché noi li odiamo per Dio e per Dio li combattiamo!

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