Chi siamo

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niqab-logo-verdeIl sito Niqab.it nasce per fornire un servizio utile a tutti coloro che vogliono conoscere la verità su questo tema, sul suo ruolo cultuale nell’islam e sull’assurdità dei vari tentativi europei di renderne illegale l’utilizzo.

Di niqab si parla ormai ovunque: sui giornali, in televisione, sui forum e nei blog e un musulmano con un minimo di preparazione non può non rimanere colpito dalla profonda ignoranza che sul tema manifestano tutti coloro (politici, giornalisti, intellettuali musulmani e non) che se ne dichiarano in qualche modo  “esperti”.

C’è bisogno di informazione: la gente vuole sapere.

Per quanto le favole e i racconti mitologici abbiano un loro indiscusso fascino, la gente ormai vuole la verità.

Il progetto niqab.it nasce dunque per soddisfare questa esigenza di sapere, di conoscere l’altro, che poi tanto altro non è, la sua religione e il significato di un atto apparentemente assurdo e incomprensibile, ma in fondo semplice e puro come quello di coprirsi il viso per Dio, un gesto che sembra folle, estremo, coatto e che è invece un semplice gesto di adorazione come tutti gli altri: preghiera, elemosina, digiuno… abbigliamento…

L’iniziativa nasce da un piccolo gruppo di donne musulmane che si impegnano a raccogliere tutto ciò che sanno e che trovano sul tema, per poi condividere online la propria ricerca e la propria esperienza di donne musulmane con niqab o senza.

Questo blog – questo sito – non parla con frasi fatte, con slogan e manifesti, non distorce la realtà per dimostrare l’indimostrabile. Tutti gli articoli dovranno essere redatti citando fonti e portando prove e documenti.

A noi (siamo musulmane) interessa solo la verità.

Al Haqq…

29 Comments on Chi siamo

  1. Se una donna di fede mussulmana, pretende per libera scelta, di poter indossare il niqab in Italia o in Europa, allora anche in Arabia Saudita, in Iran, nello Yemen o in Pakistan, alle donne europee deve essere concesso il diritto di vestirsi con abiti succinti ( minigonne, maglie con scollature ecc.) e di poter guidare un auto o svolgere qualunque lavoro nel massimo rispetto da parte di tutti. Sono cristiana evangelica, porto il velo durante il culto, come prescritto nella Bibbia e credo nell’emancipazione femminile e nel diritto alla libera scelta di lavorare o sposarsi senza interferenze famigliari. Manca la reciprocità, in quanto se uno Stato offre la democrazia e la libertà di culto anche negli altri stati o meglio paesi di cultura islamica, deve essere garantito il rispetto delle tradizioni e dei costumi occidentali ( anche se non condivisi) ma soprattutto in questo momento, il rispetto per la fede cristiana e di coloro che dall’Islam vogliono convertirsi al Cristianesimo o altra forma di spiritualità. Spero di ricevere una risposta chiara con riferimento ai paesi arabi sopra citati. Grazie, distinti saluti, Eloisa Balestra.

    • Eloisa, non credo tu sia mai stata in un paese islamico finora. Prima di parlare di quello che un certo paese vieta o pretende sarebbe bene conoscerlo o, per lo meno, informarsi. E questo non mi pare sia stato fatto. Le tue informazioni sono vaghe e incerte, verifica quello che hai scritto, per favore.
      La pretesa di indossare il niqab in Italia non si basa su una questione di reciprocità, ma su una questione di coerenza. Se l’Europa decidesse di vietare il niqab, il velo e la barba ai musulmani o di cacciarci proprio sarebbe un suo diritto… ma poi non venisse da noi e da voi a parlare di democrazia, laicità e diritti uguali per tutti, perchè sarebbe pura incoerenza e falsità.
      Uno stato deve essere coerente con la politica che adotta.
      Uno stato totalitario non è tenuto ad essere democratico: è totalitario!
      Nei rapporti tra gli stati se la vedono gli stati, nei rapporti tra le persone, se la vedono le persone.

      E comunque in Italia il niqab è legale. Quindi non è fuori legge chi indossa il niqab, ma chi istiga all’odio contro le diversità, adducendo motivi infondati e non verificati.

      La cultura, l’informazione e la conoscenza sono alla base del rispetto.

      E questo sito intende diffonderle.

    • parole sante!
      Siamo ancora in tempo per fermare l’invasione di questi barbari e l’islamizzazione della nostra Europa.

  2. Sinceramente mi auguro che tutti i governi europei vietino presto il niqab per questioni di sicurezza. Non è legale che una persona se ne vada in giro nascondendo la propria identità, in tempi di allerta terroristica come quelli che stiamo vivendo.

    • L’identità di una donna in niqab si conosce perfettamente come quella di qualsiasi altra persona, mica la gente va in giro con la carta di identità appiccicata sulla faccia. Questo è un falso problema. Chiunque potrebbe essere un terrorista. Chi indosserebbe un niqab per andare a fare un attentato? In Francia la legge anti-niqab ha fermato il terrorismo oppure lo ha alimentato? Se poi l’Italia vuole cambiare la propria costituzione faccia pure, ma fino a quando la costituzione resta la legge anti-niqab sarà illegale, perchè il niqab delle musulmane è un atto di culto proprio come la preghiera.

    • http://www.cbs8.com/story/23572394/burqa-bandit-suspect-arrested-in-attempted-bank-robbery questo e’ solo un esempio ma ce ne sono mille altri. In pubblico si va a volto scoperto, PER LA SICUREZZA come dice Federica, anche i passamontagna e i caschi motociclistici sono vietati se giri in pubblico. La sicurezza, lasciamo perdere la religione. Dentro casa tua puoi fare quello che vuoi. Ma abbi pazienza in giro poi con i tempi che corrono bisogna capire chi c’e’ sotto e da una faccia si capiscono tante cose e si puo’ vedere chi ha fatto il crimine. Ho notato che hai cancellato poi il mio post dove ti invitavo alla spiritualita’ e parlavo dei sufi, ma si vede che i sufi ti fanno paura e l’hai cancellato. Censurare i commenti degli utenti non ti fa onore sempre che non dicano parolacce e io di parolacce non ne ho dette. Censurerai anche questo, si vede che hai delle cose da nascondere.

    • Non abbiamo nulla da nascondere noi, solo la troppa ignoranza di taluni commentatori e commentatrici. Siamo stufe di rispondere a post di persone ignoranti che non conoscono la legge italiana e che non sanno che in Italia è vietato coprire il volto nei luoghi pubblici “salvo giustificato motivo” e che il niqab è considerato per l’appunto un “giustificato motivo”. Se non sapete le cose, prima di commentare e fare figuracce, leggetevi almeno qualche post di questo blog, grazie.
      Nel commento precedente non mi invitavi affatto alla spiritualità, ma avevi anzi, molto diplomaticamente, insultato tutte le religioni.
      Ti avevo scritto in privato, ma al posto di rispondere per email, sei tornata di nuovo qui a continuare un monologo…

      Questo è l’ultimo commento di questo genere che che faccio passare. Invito tutti i commentatori a evitare sfoghi personali senza capo né coda. Per favore, se volete lasciare commenti sul web, siate educati e intelligenti, grazie!

  3. Mi fate ridere quando affermate che “vietare il niqab viola i diritti dell’uomo”.
    Allora perchè non parlate dei diritti dell’uomo quotidianamente calpestati in Iran, in Arabia Saudita, in Iraq, in Siria, e in tantissimi altri paesi islamici?

    • Partendo dal corollario che ogni singolo stato abbia diritto ad autodeterminarsi, noi qui parliamo di “diritti dell’uomo” a chi ci parla di “diritti dell’uomo”. Si tratta di una questione di coerenza. Se uno stato ritiene che il diritto di culto faccia parte dei diritti sanciti dallo stato allora rispetti questi diritti accordati ai singoli, altrimenti elimini questo principio dalle proprie carte e dalle proprie costituzioni e abbia il coraggio di rinnegare la democrazia. Se avete un problema con la democrazia e la libertà potete benissimo chiedere l’instaurazione di un regime dittatoriale. Nessuno vi obbliga ad essere democratici per forza! Vedetevela con tutte le forze politiche presenti in Italia, non con noi. Fino a quando esiste questo questo modello, non potete rispettare la carta dei diritti dell’uomo solo per alcune persone e per altre no. Se si ritiene che questo sia un modello fallimentare perchè non può essere imposto a tutti i paesi del mondo allora o c’è qualcosa che non va nell’idea di voler imporre a tutti lo stesso modello o c’è qualcosa che non va nel modello o c’è qualcosa che non va in chi non ha le idee chiare. Ma questi non sono problemi dei musulmani residenti in Italia. Qualsiasi sia l’ordinamento che lo stato decida di darsi ci saranno degli accordi con i rappresentanti dei vari gruppi presenti sul territorio. Se ai musulmani attraverso le leggi dello stato verrà impedito di professare la loro religione apertamente, allora sì.. allora nessuno di noi parlerà più di “diritti dell’uomo”, perchè l’Italia li avrà rinnegati. Ma in questo momento la legge in Italia e in Europa dà a tutti gli stessi diritti, non siamo perseguitati in Italia come musulmani, siamo persone come tutte le altre. Per questo parlo di “diritti”.

  4. Come faccio a sapere io se una donna con niqub lo indossa per sua libera scelta oppure perché obbligata dalla sua famiglia. Magari se non lo facesse verebbe uccisa o gli ucciderebbero i figli?

    • In Italia? Ma se anche nei paesi musulmani ormai dobbiamo combattere contro le nostre famiglie e contro i nostri mariti per poterlo portare!! Basta credere alle favole che vi raccontano… un po’ di vera informazione e di spirito critico, dai su!

  5. Premesso che in Italia si dice di tutto e il contrario di tutto. Allora, anche un tuareg dovrebbe essere autorizzato a girare con il volto coperto, visto che la sua cultura lo chiede… 😉 …ma per loro non è così importante coprirsi.

    • La copertura dei tuareg non è un atto di culto “legiferato” dall’islam.

  6. Ieri a un parco giochi ho visto una donna tutta coperta, le si intravedevano solo gli occhi. Io, che sono per la libertà a tutto tondo, almeno finchè una tua libertà non limiti la mia, ho avuto paura. E’ stato un sentimento genuino, non voluto, io non vorrei avere paura. Ma era un luogo affollato, pieno di bambini, e con le ultime notizie mondiali vedere questa persona, che non so nemmeno se fosse uomo o donna, tutta vestita di nero così, senza sapere cosa poteva celare sotto, mi ha fatto paura. Ho preso i miei bambini e mi sono allontanata. Questo gesto mi ha fatto schifo, non vorrei averlo avuto, ma è stato spontaneo di protezione verso i miei cari. Nemmeno a farlo apposta la sera stessa c’è stata lo notizia di quell’attentato al parco giochi di Lahore. Mi si è stretto il cuore. Ora io voglio dire, questa persona non poteva proprio fare a meno di portarlo i velo integrale? era con altre donne musulmane, tutte a volto scoperto. Come mai lei/lui no? Io posso arrivare a capire tutto, ma in questo momento, anche per la sua stessa incolumità, non avrebbe potuto, per il bene comune, rinunciarvi? io sinceramente, fossi stata della sicurezza del parco giochi, non l’avrei fatta entrare. A costo di venire denunciata. Ma davvero quella figura metteva scompiglio.

    • Ma chi ha creato questo clima? Il suo velo non c’entra nulla con la tua paura! Chi vuole ammazzare la gente non si veste così per portare i figli al parco… E questo sentimento che provi è la prova del fatto che è il clima mediatico a criminalizzarci. Che colpa ne abbiamo noi? Dovremmo rinunciare ad un atto di culto, perché? Per una cosa che non esiste?! Noi donne con il niqab non abbiamo commesso nessun reato e abbiamo il diritto di indossare il velo che copre il volto. E no, non possiamo fare a meno di indassare il velo integrale!! Non possiamo! Si può fare a meno di pregare? si può fare a meno di adorare Dio? si può fare a meno di essere ciò che si è e di credere? No, non si può! Ecco, io sono così! Sono una donna con il volto coperto! Una donna che non ha commesso alcun crimine e che vuole la pace, ma non vuole essere schiacciata e annullata dal clima mediatico che ci sta mettendo tutte sotto accuse per reati che non abbiamo commesso e che non abbiamo nessuna intenzione di commettere… Sarebbe bello che al posto di chiederci di rinunciare ad essere noi stesse, le persone ci chiedessero di andare avanti e sorridere nonostante tutto, e andare al parco con i nostri bambini come facevamo prima. E invece no! Ci dite di rinunciare a mostrare ciò che siamo, ci dite di annullarci, ci dite di farci schiacciare da quelle che sono le vostre paure indotte. Ma dov’è la libertà che tanto sbandierano quando si tratta di andare a togliere il burqa alle afgane? perchè non è nostra la colpa di ciò che sta succedendo e noi siamo solo delle vittime.. doppiamente vittime di questo clima di terrore.
      Mi si stringe davvero il cuore, a leggere quello che hai scritto… Grazie comunque.

  7. Salve, volevo ringraziarvi per quello che state facendo. Sono italiana, non sono musulmana e combatto quasi ogni giorno contro l’ignoranza e l’ingiustizia che regna soprattutto verso l’Islam che è stato eletto a nuova piaga mondiale e causa di tutti i mali. Non trovo giusto che tante persone possano avere il diritto di parlare senza conoscere nulla della vostra cultura e nulla dei paesi da cui venite. Siamo stati cresciuti studiando solo ed esclusivamente la storia europea e portati a credere che la nostra sia l’unica realtà accettabile, quando a pochi passi da noi ci sono paesi con una miriade di tradizioni, usi e costumi diversi ma altrettanto affascinanti e bellissimi. Non ho paura delle donne in niqab o velate, penso che in un paese in cui la donna mostra più di quello che copre mostrarsi in pubblico completamente velate non sia proprio il modo più efficace di passare inosservati, cosa che mi aspetto invece da un criminale. Sono felice di aver scoperto il vostro sito, in occasione di un dibattito sul niqab e sul burqa. Purtroppo il mio documentarmi, cercare le leggi e cercare riferimenti nel Corano sbatte sempre contro il muro di chi non vuol sentire e chi non cambia opinione. Mi dispiace ogni volta che leggo insulti contro l’Islam e proprio oggi è su tutti i giornali la notizia che il niqab è stato vietato a Padova negli uffici pubblici. Segnalerò il vostro interessantissimo sito a tutti i miei conoscenti, tutti quelli che mi seguono, sperando che la conoscenza annulli tutte quelle stupide paure e credenze basate su falsità e strumentalizzazioni mediatiche. Grazie mille per quello che fate.
    Simona

  8. Io vado spesso in Egitto e non parlo di località prettamente turistiche sul mar rosso ma di città quali Il Cairo ed Alessandria, (che nonostante sia sul mediterraneo ti consente di accedere in spiaggia solo vestita e fare il bagno al mare VESTITA, è proibito il bikini o anche un qualsiasi costume intero che lasci scoperte ovviamente gambe e braccia). Per me occidentale è quasi inconcepibile, ma mi adeguo perché rispetto le abitudini,la cultura, il senso del pudore (chiamiamolo così) della città che mi ospita. Sono stata in spiaggia accanto a donne in niqab (che secondo me morivano di caldo) e sono riuscita con il poco arabo che conosco a scambiare due parole. La cosa che fa più impressione a noi europee è il fatto di scorgere solo gli occhi, intuisci un sorriso quando gli occhi brillano e una smorfia accigliata perché gli occhi parlano ma è davvero impressionante cercare di comunicare senza poter vedere in volto una persona. Ecco, è questo a cui non siamo abituati e non puoi farcene una colpa. Io non ho paura di chi “sta sotto” credo che qualsiasi cosa si faccia per devozione a Dio se ci si crede vada benissimo, ma vorrei farti un po’ di domande solo per curiosità..perché indossate solo niqab neri e mai o molto raramente colorati? Ad Alessandria ho visto solo una donna con un niqab rosa ed era bella e dava un senso di leggerezza e spensieratezza in mezzo a tante donne tutte nere e coperte che invece (ma non è un’offesa) incutono un senso di straneita’ e a volte ti guardano con occhi accigliati perché ti possono osservare senza essere viste. Non c’è pari comunicazione così e il problema non è certamente solo linguistico. Un’altra domanda un po’sciocca forse.. una donna che indossa il niqab può toglierlo in presenza di altre donne? Mi è capitato ad Istanbul dove nella toilette dell’aeroporto molte donne che sono entrate in niqab lo hanno tolto per rinfrescarsi il viso e io mi sono sentita a disagio perché non sapevo se ero “autorizzata” a guardare o dovevo girarmi dall’altra parte. Io sono una persona curiosa e viaggio molto e mi piace capire nuove culture ed è inevitabile che una donna in niqab susciti “curiosità” e da parte mia anche una certa ammirazione. Mi chiedo sempre se non abbiamo caldo e che fatica facciano a mangiare. Le ho viste sollevare il velo in modo discreto e ammetto, non si fa ma l’ho fatto, di aver cercato di sbirciare la faccia. È un po’ la curiosità del bambino di fronte all’ignoto, mica si può resistere! Detto questo ognuno faccia ciò che vuole, se la vostra devozione a Dio passa anche dall’indossare il niqab non credo possa esservi impedito visto che per ora nessuna legge lo vieta.

    • Ciao Elisabetta, benvenuta e grazie per il bel commento molto sincero e pacato e scusami per il ritardo con il quale ti rispondo. Per quanto riguarda la questione sul colore del niqab che ci ponevi, nell’islam non c’è nessun vincolo sul colore, ogni donna può scegliere il colore che desidera, purché non sia un colore “alla moda” o troppo eccentrico. Penso che si usi maggiormente il nero perché è più pratico, si abbina con tutto e perché i colori scuri sono più coprenti. Per esempio io ho acquistato due niqab chiari, uno panna e uno beige, ma quando li ho indossati ho visto che erano trasparenti e per metterli dovrei tirare già anche a velina che copre gli occhi, cosa poco pratica in quanto porto gli occhiali.
      Riguardo alla seconda domanda: il niqab si può togliere in presenza di altre donne e si può togliere persino il velo, come recita un versetto del corano: E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne. E non battano i piedi, sì da mostrare gli ornamenti che celano. Tornate pentiti ad Allah tutti quanti, o credenti, affinché possiate prosperare. (sura an-Nur, 32)
      Quindi nessun problema per aver “cercato di sbirciare” il viso di una niqabata : )

  9. Scusate, una domanda: se vostra figlia dicesse che vuole andare in giro in minigonna e camicetta leggera, che non gliene frega nulla di cosa prevede la legge islamica e che non vuole indossare nessun hijab/niqab/chador/simili, cosa le direste?

    • Reagiremmo sicuramente in un modo più dolce e pacato rispetto a come reagisce un’italiana qualsiasi quando la figlia torna a casa dicendo che è diventata musulmana e vuole indossare il niqab, e non parlo per ipotesi, ma per esperienza sia personale, che di tante altre donne italiane che hanno abbracciato l’islam ed hanno dovuto fre salti mortali anche per indossare un semplice velo che tiene scoperto il viso perché la famiglia le avversava. Sembra che in Italia il diritto alla libertà sia sempre a senso unico…

    • Scusa, cosa c’entriamo noi? Cosa ne dici tu, visto che era una famiglia con “valori assolutamente occidentali”, come hanno dichiarato essi stessi ai media. Tutte le figlie indossavano e indossano tuttora minigonne e tacchi… ehm….

  10. Carissime Islamiche. Una mia amica guida turistica in Egitto e’ entrata in un piccolo negozio di alimentari in cannottiera e pantaloncini. E’ stata insultata dalla cassiera, le hanno prelevato le cose stava per pagare e l’hanno fatta uscire violentemente. Io sono uscita per 2 anni con un Turco e mi ha prelevato una minigonna da un mio cassetto e buttata via. Quando andavamo ai concerti si arrabbiava se guardavo i musicisti maschi, guarda caso si va apposta a un concerto per ammirare la musica e i musicisti. La mia amica Palestinese nata in USA da genitori Palestinesi e’ stata diseredata dalla famiglia perche’ non voleva portare il velo. Un ex amico Iraniano e’ venuto a un concerto in cui suonavo (sono musicista anche io) e scatenato una rissa perche’ quello che cantava il cantante era contro le sue vedute. Posso andare avanti ancora con altri 100 esempi personali ma credo che questo basti. Sicuramente direte che queste sono persone singole che non capiscono niente. Ottima scusa. Poi senza contare il senso di superiorita’ che sento nei musulmani in Italia nei nostri confronti, non scendono mai dal marciapiede se vogliamo passare dobbiamo scendere sempre noi. Ti guardano con diffidenza e non fanno nulla per fare amicizia. Mi duole dire che non ho alcuna esperienza positiva con alcuno di voi. Statemi bene

    • Una mia amica in niqab è entrata in un negozio in Italia per comprare un regalo ed è stata cacciata in malomodo… Eppure il niqab in Italia è legale.
      Per il resto, cosa vuoi che ti dica? Mi parli di musulmani che vanno ai concerti… boh! Noi non siamo mica responsabili per loro!
      Il “Carissime Islamiche” te lo potevi pure risparmiare, no?
      Se dovessi decidere di rispondermi ti chiederei almeno un po’ più di educazione, grazie!

  11. Cara “redazione” supponiamo il caso che la mia religione prescriva di girare completamente nudo in luoghi pubblici, sarebbe lecito farlo?
    Alla stessa stregue del burqa e del niquad, dovrebbe essere possibile…invece non lo è..
    E se la mia religione prescrivesse la mutilazione genitale femminile, sarebbe giusto permetterlo?

    Ricordiamoci che siamo in ITALIA e la COSTITUZIONE (Articolo 3) garantisce il diritto di euguaglianza tra donna e uomo, nello specifico: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e SOCIALE, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

    L’articolo 8 della COSTITUZIONE stabilisce il principio di “ eguaglianza delle religioni fra di loro” a patto che non interferisca con l’articolo 3 sopracitato.

    Io credo che, come giustamente ha scritto sopra Elisabetta, ogni paese ha i sui usi, costumi e leggi e chi lo visita deve adeguarsi. Se fossi donna, per rispetto, non mi sognerei mai di andare in spiaggia in bikini (o peggio in topless) in un paese dove è vietato farlo.
    Quindi se proprio non posso farne a meno, semplicemente in quel paese non ci vado.

    E’ proprio questo quindi il punto.
    DEVE esserci sempre RISPETTO per il paese che ospita te e la tua religione.

    • Questo paese non ci ospita. Siamo italiane da generazioni e abbiamo gli stessi diritti che hai tu. Se tu puoi praticare il cattolicesimo e fare le processioni per strada con la croce, io posso indossare il niqab o altro indumento che “non sia contrario al buoncostume”. Andare nudi è contrario al buoncostume… Mi citi parti di Costituzione filosofeggiando sul significato degli articoli, ma la Costituzione la conosciamo meglio di te e sappiamo che la Costituzione Italiana è con noi. Grazie per il commento.

  12. Al hamduliLlahi, Rabbi al Aalamiin. Lode ad Allah, Signore dei Mondi.
    Masha’a Llah, sorella, sei riuscita a tenere testa a ognuno di questi interventi, che Allah ti ricompensi grandemente.
    Umm Hamid

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